Da oggi e fino all'otto marzo, al via una delle manifestazioni di cucina più importanti dell'anno, se non la più importante, il dodicesimo Congresso Internazionale di Alta Cucina, Identità Golose 2016.
Uomini prima di tutto, chef famosi poi, si incontrano e si confrontano su infiniti temi dell'alta cucina italiana ed internazionale, in una delle più carismatiche città italiane, Milano.
Nell'aria profumo di nuovo, tra le diverse sale e le modernissime cucine, profumo di scoperte, nuovi artefici culinari, nuove prospettive, nuova cucina d'autore raccontata ed esposta dagli chef del panorama culinario di diverse parti del mondo.
Tanti veramente i nomi famosi, uniti da un unico tema, ovvero quest'anno, "La forza della libertà", quella libertà che spinge le singole creatività ad esprimere straordinarie invenzioni, senza remore di ogni genere, oltre i trend e i consumi, conoscenza, curiosità, convivialità nuova.
Una parte, anche quest'anno come già nel 2015, è riservata tutta, nella giornata di oggi, ad uno dei temi che, a me, come a moltissimi proseliti, negli ultimi anni, sta tanto a cuore: "Identità Naturali", nella sala blu 2, la nuova arte della cucina naturale e d'autore. Si succederanno Fabrizio Mantovani, con il suo uso sapiente di frutta e verdura e la sua rivisitazione di antichi piatti con ingredienti nuovi, Miguel de la Cruz, spagnolo dalle grandi capacità, con la "sua cucina dal netto profilo vegetariano. I suoi ingredienti feticcio sono funghi, erbe aromatiche e pigne", come dice di lui Carlo Passera. Poi ci saranno Luca De Santi, Alyn Williams, Anthony Genovese, grandi nomi italiani e d'oltralpe, tutti innovatori con la passione comune che li spinge verso un unico obbiettivo, una cucina "Natural" più che mai e allo stesso tempo "Sana", prima di tutto. E poi c'è lui, unico nel suo genere, grande persona, grande maestro soprattutto, che con la sua umiltà, la sua forza interiore e la sua spiritualità, le sue capacità culinarie innovative, riesce a creare sempre magnifiche opere, che uniscono bontà, genuinità e salubrità indiscussa. La sua oltre ad essere una scelta di vita, è grande abilità, libertà di andare oltre ad un piatto di semplicissimi "vegetables"!!!
Sto, ovviamente, parlando di Simone Salvini, la sua cucina non conosce limiti nel mondo vegetale, abbraccia verdure di ogni specie, legumi, germogli, frutta secca e semi oleosi, tofu e seitan, tutti colorati dal sapore e dal profumo di spezie antiche riscoperte, ritrovate in chiave nuova, per una tavola in salute e molto molto altro ancora davvero.....
Ho letto da qualche parte, che "nelle sue creazioni e nel suo impegno, si percepisce la sua intensa spiritualità, si può non condividere, ma non si può non apprezzare il suo modo di porsi al mondo.." Posso dire che non è così, la Forza della Libertà sta proprio in questo, accettare quelle diversità culinarie, che ci conducono verso il nuovo, l'inesplorato, attraversando la via di scelte che uniscano in cucina e nella scelta degli ingredienti, oltre alla bontà e al gusto, oltre alla tanto famigerata presentazione, quello che oggi è più importante, la salubrità, poiché come ci insegna Feuerbach " siamo ciò che mangiamo", raggiungere ciò è, davvero, quello a cui la nuova cucina dovrebbe essere indirizzata.
In questo fervente panorama, non potevano mancare due donne, Daniela Ciccioni, con la sua completa visione della cucina vegana, con i suoi studi sull'evoluzione del gusto rispettando la salute a tavola, attraverso il crudismo ovvero cucina raw, crudismo puro, nuove tecniche di non cottura, capaci di " lasciare inalterato il potenziale vitale degli ingredienti e soprattutto di accrescerlo". L'altra donna è Valeria Margherita Mosca, ricercatrice, cuoca e foranger come ama definirsi. Un susseguirsi di botanica, essiccazione, fermentazione, nuove erbe....Curiosissima di scoprire tutto....sicuramente un panorama unico dove le cose da "assaporare", in ogni senso, sono davvero moltissime.....
EL
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