Questa insalata rustica detox, è un ottimo piatto unico, che ci disintossica dagli stravizi del fine settimana, è composta da ingredienti di stagione è ricca di vitamine, sali minerali, antiossidanti, ed acidi linoleici (omega 3 e omega 6), perché ritroviamo la mela, le melagrane e le noci. Tutti alimenti dalle innumerevoli proprietà benefiche. E' condita semplicemente con un emulsione di olio, aceto di mele balsamico, succo di melagrana, un pizzico di sale e semi di papavero.
Per 4 persone
Ingredienti:
- 2 mele
- 80 grammi di noci
- 2 melagrana
- 2 manciate di semi di papavero
- sale
- 1 cucchiaio di olio Evo
- 2 cucchiai di aceto balsamico di mele
- succo di limone
- succo di metà melagrana
Procedimento:
- Pulite le due mele e tagliatele a fette sottili e per evitare che scuriscano, bagnate con succo di limone.
- Sgranate una melagrana e mezza, mentre la metà rimanente spremetela ed ottenete il succo.
- Pulite le noci e riducetele a metà.
- Preparate l'emulsione per condire, in una ciotola versate l'olio Evo, il succo di melograno, l'aceto balsamico di mela, un pizzico di sale. Sbattete con una forchetta per qualche minuto.
- Su un piatto di portata, disponete prima le mele in cerchio, lasciando un vuoto al centro dove disporre i chicchi di melograno, poi le noci.
- Condite con l'emulsione preparata e cospargete il tutto con semi di papavero.
Con questo piatto possiamo conciliare una serie di benefici, perché ritroviamo le vitamine e i sali minerali delle mele, gli antiossidanti e la vitamica C della melagrana e l'acido linoleici, omega 3 e omega 6 delle noci. Possiamo utilizzarlo come piatto unico per un'azione "detox", oppure come un'insalata, in quantità minori, per accompagnare un secondo piatto di proteine.
Una curiosità, il frutto del melograno o melagrana è conosciuto fin dall'antichità, nella mitologia come auspicio di fertilità, nella cultura ebraica è simbolo di onestà e correttezza, nonché di prosperità, nella Bibbia nel Cantico dei Cantici, si parla della melagrana come simbolo di fertilità, è infatti elencato tra i sette prodotti della terra promessa, in Africa ed in India ,le donne sterili ne bevevano il succo e nella Roma antica le spose venivano acconciate con le sue foglie. Oggi, per questo, è considerato un frutto da servire e proporre come segno ben augurale di prosperità, soprattutto durante le festività natalizie e durante la notte di San Silvestro.
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