22 settembre 2018

Il Giglietto di Palestrina


Nel mese di Luglio, sul sito di AIFB, Associazione Italiana Food Blogger, è uscito il mio articolo su questo delizioso biscotto, che ritroviamo a Palestrina e a Castel San Pietro. Questo dolce particolare vanta alle spalle una storia antica e affascinante, che arriva dalla Francia, dalla corte del Re Sole, un biscotto che oggi sopravvive grazie a Slow Food e alle sue condotte, che lo portano in giro nel mondo. E' stato dichiarato, infatti, Presidio Slow Food e il caso ha voluto che nella sua patria nativa sia oggi scomparso, sopravvivendo, invece, nei caratteristici borghi di Palestrina e di Castel San Pietro, grazie all'opera delle "Signore del Giglietto" che mantengono viva la sua produzione !

 

Se siete curiosi di conoscerlo
, qui il link dell'articolo:

 

Il Giglietto di Palestrina






Con il Giglietto potete accompagnare il gelato o tante mousse oppure preparare tanti dolci particolari, come questa fantastica charlotte…

 

Nel link la ricetta completa:

 

Charlotte-alle-fragole-con-il-giglietto

 

EL

21 settembre 2018

CHARLOTTE ALLE FRAGOLE con il Giglietto di Palestrina

Charlotte alle fragole con il Giglietto di Palestrina

La Charlotte è un dolce dal nome francese, ma dalle origini incerte...Tante sono le ipotesi sulla sua nascita. Sbirciando fra i vari libri, che raccontano la storia antica delle ricette, si ritrovano vari accenni a questo dolce. In alcuni, viene descritto come una creazione nata per omaggiare la Regina Charlotte Sophia di Mecklenburg-Strelitz, moglie del Re d'Inghilterra Giorgio III, sovrano che regnò tra la fine del Settecento e i primi dell'Ottocento. Alcuni storici fanno, invece,  derivare il suo nome dal termine inglese arcaico "charlyt", che significava budino. Altri ancora, dal nome dello stampo utilizzato per cuocerla all'epoca, che prendeva il nome dal copricapo omonimo, utilizzato dalle donne francesi nel Settecento, una sorta dei cuffia increspata. La versione moderna di questa torta, così come noi oggi la conosciamo, sembra derivi dalla "Charlotte russe", dolce inventato da un pasticcere francese, Marie-Antoine Careme, che visse tra il 1784 e il 1833, che realizzò il dolce per lo Zar Alessandro I. La charlotte, poi,  dalla Francia arrivò da noi in Italia, dove si diffuse nell'Ottocento, soprattutto nel Nord Italia.

Ho rivisitato questo dolce, aggiungendo una particolarità...Ho creato uno scrigno di biscotti speciali per custodire la deliziosa crema di budino e le fragole fresche,  utilizzando i cosiddetti "Giglietti di Palestrina",  particolari biscotti secchi, dal sapore fragrante e dall'aroma genuina, che creano un originale effetto scenografico. 






Qui, le due ricette per prepararla o in versione Vegetariana o in versione Vegana. In entrambe,  il risultato è un dolce speciale, tipicamente estivo, che può esser preparato, utilizzando la varietà di frutta preferita, per concludere serate speciali o come dolcissima merenda.


Ingredienti:

  • 350 g di panna fresca (panna vegetale o di cocco)

  • Giglietti di Palestrina (biscotti secchi senza uova e latte)

  • 100 ml di acqua

  • 55 g di liquore alla vaniglia

  • 1 limone biologico 

  • 2 basi di pan di Spagna (pan di Spagna vegano)

  • 225 g di zucchero

  • 14 g di gelatina alimentare classica ( gelatina agar agar)

  • 1 baccello di vaniglia

  • 125 g di tuorli - 4 circa (160 g di yogurt di soia o 8 cucchiai di maizena)

  • 500 g di fragole fresche biologiche

  • meringhe per guarnire

  • fiori di erba cipollina per guarnire


Procedimento:


  1. Portate ad ebollizione l'acqua con una parte dello zucchero, circa 100 grammi. Aggiungete la scorza di limone e portate ad ebollizione, fino a quando non avrà raggiunto la consistenza di uno sciroppo. Mescolando, unite anche il liquore.
  2. Con lo sciroppo ottenuto, bagnate i due dischi di pan di Spagna.
  3. Preparate la gelatina, sciogliendola in acqua fredda.
  4. Riducete gran parte delle fragole in purea, con l'aiuto di un mixer e lasciando da parte una quantità per guarnire.
  5. In un tegame,  scaldate a fuoco basso la purea di fragole.
  6. A parte in una terrina lavorate i tuorli ( oppure, per la versione vegan, mescolate lo yogurt di soia o l'amido di mais) con lo zucchero rimasto, incorporate i semi di vaniglia e versate tutto nella purea di fragole, unendo anche la gelatina e portando alla temperatura di 30° gradi. 
  7. Quando il composto sarà raffreddato, unite la panna montata.
  8. Prendete una teglia di 22 centimetri con apertura e fondo removibile, adagiate il primo disco di pan di Spagna, già bagnato con lo sciroppo, poi rivestite il bordo con i biscotti Giglietti.
  9. Con l'aiuto di un mestolo, riversate la metà del composto all'interno e adagiate sopra l'altro disco di pan di Spagna, continuate con il resto della crema, formando un secondo strato. P
  10. Ponete in frigorifero a raffreddare, per tre o più ore.
  11. Decorate a piacere con le fragole, le meringhe e i fiori viola dell'erba cipollina, legando il bordo con un nastro colorato.
Mini charlotte finger food


    Volete creare una versione da offrire come golosa merenda per i bambini o come uno sfizioso finger food?


Basta preparare la charlotte in mini stampi per dolci monoporzione, in silicone o in plastica. Al loro interno, formate una base con i Giglietti di Palestrina, versate una parte del composto preparato secondo le istruzioni per la charlotte, lasciate raffreddare in frigo, poi capovolgete e decorate a vostro piacimento, con fragole, farina di cocco e meringhe!

EL 


12 agosto 2018

TARTARE DI ZUCCHINE, CETRIOLO, AVOCADO E CIPOLLA EGIZIANA LIGURE

 Per il contest "Ma che Cipolla d'Egitto! 2018", ho scelto di preparare una ricetta semplice, ma originale: una tartare di verdure crude. Nonostante la tartare sia una preparazione a base di carne o pesce crudo tritata finemente a coltello, io ho scelto di fare una rivisitazione in chiave vegetale, che ha come protagonisti ingredienti di stagione naturali e sani, ricchi di molteplici proprietà nutritive, un gusto povero, esaltato dal sapore dell'avocado e da quello esclusivo della Cipolla Egiziana Ligure. Quest'ultima una pregiata particolarità, la cipolla "la prima pianta addomesticata dall'uomo, la prima che sia riuscito a coltivare", nella specie Egiziana Ligure, diviene simbolo della biodiversità e del desiderio di rintrodurre, diffondere e promuovere un ortaggio raro, che racchiude in sé un patrimonio straordinario da proteggere e mantenere in vita.

Una ricetta facile e salutare, che può essere servita come  antipasto sfizioso, finger food originale, contorno appetitoso !



Per 4 persone


Ingredienti:

  • 2 zucchine grandi
  • 2 cetrioli 
  • 1/2 avocado
  • 1 lime
  • 1 limone
  • 3/4 Cipolle Egiziane Liguri 
  • Olio EVO q.b.
  • sale 
  • pepe
  • gomasio
  • semi di papavero 


Procedimento:


Su un tagliere, procedete con il taglio a coltello delle zucchine e dei cetrioli, che conserverete in un'insalatiera.

A parte, pulite l'avocado, togliendo il nocciolo e la buccia, e riducetelo come le altre verdure, avendo l'accortezza, durante la preparazione, di bagnarlo con del lime spremuto, per non farlo annerire. 

Tagliate finemente anche la Cipolla Egiziana Ligure, sia le foglie che il bulbo.

Unite tutte le verdure insieme, condite con limone, olio Evo, un pizzico di sale e pepe.

Con un apposito stampo circolare, preparate sul piatto la tartare, aggiungete un filo di olio Evo e decorate con i semi di papavero e con il gomasio. 

Per completare, adagiate un bulbo e qualche foglia di Cipolla Egiziana Ligure per guarnire.


La cipolla egiziana ligure è un prodotto che possiamo ritrovare nel Ponente Ligure, in particolar modo nella Val di Nervia, nella zona di Ventimiglia nell'entroterra di Imperia, grazie all'opera e al lavoro costante di un gruppo di agricoltori, che l'ha recuperata e promossa nei mercati liguri e non solo! 


“Questa ricetta partecipa al Contest:

 - MA CHE CIPOLLA D’EGITTO! 2018 -” 






 EL

5 luglio 2018

AIFB - GRAN TOUR D'ITALIA - I DOLCI DEL LAZIO



Oggi,  sul sito di AIFB, Associazione Italiana Food Blogger, trovate  il mio contributo al Gran Tour d'Italia per la Regione Lazio...

I DOLCI DEL LAZIO


Il Lazio, la mia regione, vanta una grande quantità di prodotti tipici e la sua gastronomia è legata al territorio, che gode di una posizione geografica e di un clima privilegiati. Terra baciata dal sole per buona parte dell’anno, nel tempo è rimasta  ancorata ai riti della buona tavola, a quei riti che, purtroppo, oggi spesso dimentichiamo. Una cucina di origine agreste, legata al mondo contadino, che si fonda su ingredienti rurali, preparati seguendo le antiche ricette e i procedimenti tramandati  da generazione a generazione. Ricette semplici, dove alla base ci sono piatti poco elaborati, con cotture brevi, realizzate con ingredienti genuini e di origine popolare. Negli anni, l’incontro con la cucina delle vicine regioni ha contaminato tutta la sua gastronomia. Nelle varie province laziali, si ritrovano spesso gli stessi piatti, cucinati in modo analogo, ma con sfumature legate alla storia di ogni luogo. Notevole, l’influsso della cucina tipica romana, caposaldo di molte ricette, con un apprezzabile ascendente della cucina ebraica.

Un excursus sui Dolci del Lazio, analizzati attraverso i luoghi delle sue province, dalla Tuscia, al Reatino, alla Ciociaria e all'Agro Pontino, fino alle isole Pontine e a Roma e ai Castelli Romani. Un viaggio virtuale, spesso seguendo le festività religiose, e le tradizioni antiche, dolci che si ripetono, ma che godono di sfumature e particolarità minuziose. 

E' meraviglioso scoprire come la diversità dei luoghi, riservi tante golosità particolari!

Maritozzo con la panna
Bignè di San Giuseppe

Cantucci e Ciambelline al Vino

Pastarelle


Potete leggere l'articolo completo sul sito di AIFB...

GRAN TOUR DEL LAZIO

I DOLCI DEL LAZIO


EL