16 agosto 2015

Spaghettoni agretti, uvetta sultanina, mandorle e pinoli tostati.

 


 

Per 4/6 persone
 

Ingredienti:

  • 300/ 400 gr di Spaghettoni di grano duro
  • 500 gr. di agretti freschi
  • 130 gr. di noci al naturale
  • 130 gr. di lamelle di mandorle al naturale
  • 130 gr. di pinoli al naturale
  • 130 gr. di uvetta
  • 3 cucchiai di olio evo
  • 3 cucchiai di olio di riso
  • una manciata di spezie secche con aglio peperoncino erbette miste
  • sale

Procedimento:

Pulire accuratamente gli agretti, togliendo la parte inferiore più dura, scottarli in acqua bollente per 8/10 minuti. In una padella mettere 3 cucchiai di olio Evo e una manciata di spezie secche con aglio peperoncino ed erbette miste, scaldare qualche minuto e verasarvi gli agretti, ripassandoli per qualche minuto, salare.
Mettere l'uvetta sultanina in ammollo con acqua fredda per un quarto d'ora e poi strizzarla bene bene.
In una padella antiaderente, a parte, tostare le mandorle, i pinoli e le noci per una decina di minuti, fino a quando non risultano dorati da entrambi le pati. Ovviamente, le quantità della frutta secca possono variare a piacimento.
 
 
Cuocere in acqua bollente salata gli spaghettoni, scolarli e condirli con i tre cucchiai di olio di riso, aggiungerli a circa metà parte degli agretti, avendo cura di lasciare l'altra metà per il condimento successivo, e ripassare in padella, aggiungendo i pinoli, le noci, le lamelle di mandorle e l'uvetta sultanina. Ripassare ancora qualche minuto in padella e servire su ogni piatto, appoggiandovi anche un fondo di agretti con l'altra parte di agretti messa da parte, formando un ricciolo con la forchetta.
Servire ben caldi.
 

Gli agretti, detti anche "barba dei frati", "roscano", "senape dei monaci", "lischi", sono le piantine giovani della "Salsola soda" ortaggi primaverili ricchi di sali minerali e proprietà depurative, sono utilizzati in cucina da marzo a fine maggio. Le sue foglie filiformi ricordano l'erba cipollina, ma si distinguono perché più sottili, più piatte, e piene al taglio. La barba dei frati o agretti, sono di un verde carico, quasi brillante, e hanno la base rossiccia e dura, quasi pungente. Il sapore è acre, acidulo. La loro coltivazione è molto semplice.

Ringrazio vivamente il maestro Chef Simone Salvini, per l'ispirazione data nel fare e rivisitare questo Suo piatto.
EL

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